OBIETTIVI PER LA COSTRUZIONE DI UNA VISIONE UNICA PER IL SITO
- Un territorio UNESCO con una visione a lungo termine unitaria e comune
- Un paesaggio in cui si abita, fatto di borghi vivi e non solo di seconde case
- Un paesaggio con un equilibrio maggiore tra il valore della terra e il valore del costruito
- Un settore agricolo più strutturato e competitivo, fatto di imprese agricole più moderne (strumenti, mezzi, varietà), economicamente sostenibili, attente al paesaggio e al territorio, meno ostacolate dalla burocrazia ma aiutate ed incentivate nella loro formazione e sviluppo
- Un paesaggio in cui anche il mare è risorsa, fatto non solo di agricoltori ma anche di pescatori
- Un paesaggio in cui si coopera per una forte valorizzazione dei produzioni locali e una maggiore connessione tra i prodotti (agricoltura, pesca) e la ristorazione
- Un paesaggio più organizzato e pianificato, con regole chiare e politiche di sostegno per chi vuole investire nei valori del sito (giovani, agricoltori, ecc)
- Un paesaggio più connesso ed accessibile
- Un territorio meno fragile e più sicuro
- Un territorio che non ha perso del tutto la sua identità culturale, e che anzi riesce a trasmettere e comunicare i valori ai suoi abitanti e ai visitatori
- Un turismo più rispettoso, più preparato e cosciente dei valori e delle fragilità del sito, risorsa per il mantenimento del territorio
- Un territorio ‘studiato’ a fondo, documentato e capace di condividere le informazioni e comunicare i valori
In sintesi, gli obiettivi convergono verso di una maggiore attenzione alla conservazione di un paesaggio culturale composto da una fragile componente naturale, da un capitale sociale in esodo e da un sistema economico che necessita di mezzi e strumenti per un mantenimento ed uno sviluppo autonomo.
Gli obiettivi e i temi siano fortemente connessi: l’abbandono del territorio da parte dei suoi abitanti (e del loro bagaglio intrinseco di esperienza, conoscenze, tradizioni) causa un diretto abbandono dei campi e dei terrazzamenti, che influiscono a loro volta sull’instabilità e la vulnerabilità del territorio; parimenti l’abbandono delle abitazioni tradizionali in favore di un “turismo immobiliare” causa la perdita di cultura locale e autenticità e indebolisce il tessuto produttivo agricolo‐pastorale.
Si evidenzia quindi come la necessità primaria del territorio del sito UNESCO sia quella di preservare il suo capitale sociale: da esso dipendono le economie locali, la sicurezza del territorio, la cura del paesaggio.
La visione a lungo termine che si profila è quindi fortemente connotata: “La conquista di un paesaggio vivente, con un abitante per ogni casa e un contadino per ogni terrazzo”.