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Valorizzazione dei collegamenti tra Buffer e Core Zone: pulizia dei sentieri di accesso

Sentieri luoghi di identità e appartenenza. Interventi di pulizia su oltre 30 chilometri di percorsi escursionistici che collegano il Sito Unesco alla sua zona cuscinetto.

[La Spezia, 2 febbraio 2021] Sentieri luoghi di identità e di appartenenza. Il Sito Unesco Cinque Terre, Porto Venere e isole (Palmaria, Tino e Tinetto) vanta una capillare rete sentieristica, testimonianza vivente di una modalità tradizionale di accedere, attraversare e conoscere il territorio ed il suo mosaico di valori
culturali e naturalistici.
L’esperienza del camminare su antiche vie di comunicazione, attraversando e lasciandosi attraversare dalla ricchezza di ambienti e di testimonianze storiche, consente un’esperienza fisica ed emotiva, utile per comprendere a pieno i valori del sito Unesco e della sua Buffer Zone, area di rispetto a garanzia di un ulteriore livello di tutela, rappresentata anche da i Comuni di Beverino e Riccò del Golfo,
oltre ad ampie porzioni di territorio dei Comuni della Spezia, Levanto, Pignone e della frazione delle Grazie di Porto Venere.

L’Ufficio del Sito Unesco, proprio con l’obiettivo di accrescere il senso di appartenenza dei Comuni della Buffer Zone a questo straordinario paesaggio culturale, e migliorarne l’accessibilità, ha portato a compimento un progetto di riqualificazione dei principali itinerari escursionistici di collegamento con l’Alta Via delle Cinque
Terre, da Porto Venere a Levanto.
Grazie all’iniziativa Valorizzazione dei collegamenti tra Buffer e Core Zone: pulizia dei sentieri di accesso, finanziato ai sensi della L. 77/2006, sono stati realizzati interventi diffusi di pulizia e sfalcio per circa 35 km di sentieri, anche nella prospettiva di promuovere una fruizione alternativa ai percorsi di costa, oggetto di flussi turistici importanti.

I lavori di manutenzione, realizzati nei mesi di ottobre e novembre scorsi, si sono concentrati sui percorsi perpendicolari al sentiero Alta Via della Cinque Terre (AV5T) che, ad una quota di circa 600 metri slm circa, permettono di raggiungere tutti i Comuni delle Cinque Terre e quelli della buffer zone: n. 504 Pegazzano – Biassa – S.Antonio – Schiara;  n. 507 Vernazza – S.Bernardino – Cigoletta – Casella – Riccò
del Golfo; n. 551 Casale – Foce di S.Antonio;  n. 555 Madonna del Trezzo – Corvara – Prato di Corno; n. 558 Pian di Barca – Madonna del Trezzo – Pignone – M. Martinasca – M. Crocettola.

«Il sentiero rappresenta il più importante elemento di connessione tra i territori appartenenti al Sito Unesco e alla sua Buffer zone che, insieme, concorrono alla salvaguardia di questo straordinario patrimonio paesaggistico – Dichiara Donatella Bianchi, Site manager del Sito UNESCO   – ed è al contempo strumento di conoscenza ma anche di controllo e di presidio del territorio oltre che palestra per il benessere psicofisico di chi lo percorre. Preservare una tale testimonianza dei rapporti
storici tra gli insediamenti e oggi luogo di scoperta, contatto con la natura e infrastruttura essenziale allo sviluppo di un  turismo sostenibile, è nostro dovere  – conclude la Site manager – e la rete escursionistica di collegamento tra l’Alta Via delle Cinque Terre e la sua zona cuscinetto, è la candidata ideale per stimolare quel comune senso di appartenenza, essenziale per rendere ancora più efficaci le azioni di tutela e valorizzazione.»

Contatti Ufficio Stampa: 
info@portovenerecinqueterreisole.com 
tel. 333 8858642
www.portovenerecinqueterreisole.com

SITO UNESCO “PORTO VENERE, CINQUE TERRE E LE ISOLE (PALMARIA, TINO E TINETTO)”
Il Comitato del Patrimonio Mondiale ha deciso di iscrivere il sito Porto Venere, Cinque Terre e le Isole (Palmaria, Tino e Tinetto) nella lista nel 1997, (Napoli, Italia – 21a sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale – 1-6 dicembre 1997), sulla base dei criteri (ii), (iv) e (v) considerando la Riviera ligure orientale, compresa tra le Cinque Terre e Porto Venere, come un sito culturale di eccezionale valore poiché rappresenta l’armoniosa interazione instaurata tra l’uomo e la natura;
tale interazione ha determinato un paesaggio notevole dal punto di vista estetico che testimonia uno stile di vita tradizionale più che millenario, ma che continua a svolgere un importante ruolo socio-economico nella vita della comunità.